Come suggerisce il nome,
questa posizione comporta il rimanere in equilibrio su di una gamba
con le braccia unite a raggiungere il cielo, come
un albero. E 'considerata la
più facile delle pose su una gamba sola, questo perché il bilanciamento
delle ossa della parte
superiore del corpo è sovrapposto sugli ossa lunghe della
gamba in piedi. Questo lascia più liberi i muscoli del tronco e altri gruppi muscolari che hanno meno lavoro per bilanciare gli arti. E’ una posizione di equilibrio “base”, asimmetrica.
La struttura chiave della posizione fa sì che le parti interessate siano: la
parte inferiore della gamba, l’arco plantare, gli abduttori, i rotatori esterni
della gamba d’appoggio, gli obliqui esterni e interni per stabilizzare busto e
bacino. La colonna rimane neutra e il bacino piatto.
Dal libro " Scientific Key Poses of Hatha Yoga" di Ray Long vediamo come lavora sul corpo questa posizione.
Attivazione
permanente gamba
1. Il grande gluteo nelle natiche lavora con gli psoas (situato in alto nella parte anteriore della coscia) per bilanciare il bacino da davanti a dietro.
2. Il gluteo medio all'esterno del bacino e il gruppo adduttore all'interno della coscia bilancia la pelvi dall'esterno verso l'interno.
3. Il quadricipite sul davanti della coscia si accorcia per raddrizzare il ginocchio.
4. I muscoli del polpaccio, il peroneo (muscolo della gamba) e il tibiale anteriore, lavora in concerto con i flessori per stabilizzare il piede.
1. Il grande gluteo nelle natiche lavora con gli psoas (situato in alto nella parte anteriore della coscia) per bilanciare il bacino da davanti a dietro.
2. Il gluteo medio all'esterno del bacino e il gruppo adduttore all'interno della coscia bilancia la pelvi dall'esterno verso l'interno.
3. Il quadricipite sul davanti della coscia si accorcia per raddrizzare il ginocchio.
4. I muscoli del polpaccio, il peroneo (muscolo della gamba) e il tibiale anteriore, lavora in concerto con i flessori per stabilizzare il piede.
Tronco
l . Gli erettori spinali, che si estendono dal cranio alla colonna vertebrale in prossimità del bacino, mantengono la spina dorsale eretta. Essi formano una colonna muscolare che funziona con il quadrato dei lombi nel piccolo della schiena per sollevare la colonna vertebrale.
2. Il retto addominale, attacca la gabbia toracica al bacino
l . Gli erettori spinali, che si estendono dal cranio alla colonna vertebrale in prossimità del bacino, mantengono la spina dorsale eretta. Essi formano una colonna muscolare che funziona con il quadrato dei lombi nel piccolo della schiena per sollevare la colonna vertebrale.
2. Il retto addominale, attacca la gabbia toracica al bacino
Spalle e braccia
1 - Il trapezio inferiore, che attraversa la schiena, disegna le spalle verso il basso.
2 - Il trapezio medio e rombi traggono le scapole verso la colonna vertebrale, aprendo la parte anteriore del torace.
3 - Il trapezio superiore nella parte posteriore e i deltoidi anteriori nella parte anteriore delle spalle sollevano le braccia.
4 - I tricipiti raddrizzare i gomiti.
1 - Il trapezio inferiore, che attraversa la schiena, disegna le spalle verso il basso.
2 - Il trapezio medio e rombi traggono le scapole verso la colonna vertebrale, aprendo la parte anteriore del torace.
3 - Il trapezio superiore nella parte posteriore e i deltoidi anteriori nella parte anteriore delle spalle sollevano le braccia.
4 - I tricipiti raddrizzare i gomiti.
La
respirazione
Usando la versione della posizione di Vrksasana
semplice (con le mani in Namaskara Mudra, cioè giunte davanti al petto con i
pollici che toccano il cuore), la parte superiore del corpo è più libera di
partecipare ai movimenti respiratori, nella versione con le braccia alzate
invece a causa dell’azione dei muscoli che tengono in alto le braccia, la posizione
implica una maggiore resistenza alla respirazione toracica. In questa versione
ci darà anche una modifica anatomica giacché il baricentro sarà più alto e
produrrà un’azione stabilizzatrice maggiore dei muscoli addominali, avviene
quindi una riduzione del movimento del diaframma richiedendo una respirazione
più lenta e controllata, una respirazione troppo profonda, infatti, potrebbe
alterare l’equilibrio della posizione.
Esecuzione
Yoga Journal descrive così l’esecuzione di
Vrksasana:
1- Mettiti in posizione eretta in Tadasana.
Sposta leggermente il peso sul piede sinistro, tenendo l'interno ben saldo a
terra, e piega il ginocchio destro. Allunga la mano destra verso il basso e
afferra la caviglia corrispondente.
2- Solleva il piede destro e appoggia la
pianta all'interno della coscia sinistra. Se ci riesci, premi il tallone destro
contro la parte interna sinistra dell'inguine, con le dita del piede rivolte
verso il pavimento. Il centro del bacino deve essere perpendicolare sopra il
piede sinistro.
3- Appoggia le mani alla parte superiore del
bacino. Fai in modo che il bacino sia in posizione neutra, con la parte
superiore parallela al pavimento.
4- Allunga il coccige in direzione del
pavimento. Premi saldamente la pianta del piede destro contro l’interna coscia,
spingendo in direzione opposta con l'esterno della gamba sinistra. Congiungi le
mani in Namaskara Mudra. Fissa in modo rilassato un punto sulla parete davanti
a te, a circa 120-150 cm di distanza.
5- Mantiene la posizione per 30-60 secondi.
Espirando, torna in Tadasana e ripeti l'esercizio per la stessa durata
invertendo le gambe.
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