giovedì 24 marzo 2011

La consapevolezza nell’asana








Si dice “ Divenire l’asana”. 

Eseguire un’asana non è come praticare una qualsiasi attività fisica come la ginnastica, correre, ecc. Chi pratica Hatha Yoga sviluppa agilità, equilibrio, resistenza e aumenta la propria vitalità, il corpo è preparato ed è più facile per una persona rimanere lontano dalle malattie, le asana inoltre riducono la fatica e calmano i nervi.  L’importanza principale sta nel fatto che esse allenano e disciplinano la mente. Nell’eseguire un’asana unire la consapevolezza del e nel movimento lento, del respiro, obbliga a sperimentare il momento presente, il “Qui e Ora” come insegna Buddha, un’esperienza rara nella vita moderna. Questo stato di essere nel presente, ha un effetto a livello fisico rinforzante perché si sviluppa resistenza alle malattie, a livello mentale purificante perché la mente si libera da quello che ha vissuto fino a quel momento.
Coordinare i movimenti, durante l’esecuzione dell’asana, con la respirazione, a volte con l’inspirazione, altre con l’espirazione, trasforma una lezione o pratica personale, in una meditazione creativa e attiva. Certi movimenti sono sempre fatti con l’inspirazione, altri con l’espirazione. Il tipo di respiro (inspiro o espiro) deriva da cosa e come si vuol far lavorare il corpo.
Asana di apertura come estensioni e movimenti di sollevamento delle braccia sono fatti in inspirazione. Piegamenti o movimenti come flessioni sono eseguite con l’espirazione. Diventare consapevoli del nostro corpo, portare e mantenere l’attenzione, conoscere come modificare l’asana e arrivare a praticare sereni, leggeri e con la mente libera, questo traguardo si ottiene solo con la consapevolezza nell’asana e del respiro.

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