martedì 22 marzo 2011

Yoga e Ipertensione


In questo post non spiegherò che cos’è l’ipertensione, ma come lo yoga può aiutare una persona ipertesa, chi scrive soffre di una lieve ipertensione, è sotto controllo medico e spiega come lo yoga lo sta aiutando nella vita di tutti i giorni.  
Bisogna sempre tener presente che lo yoga non deve mai sostituire il medico, ma essere di complemento alla cura medica, infatti, non esiste una sequenza “standard” per un iperteso, ma bisogna seguire ancora una volta il concetto di Patanjali e cioè “Sthira Sukham Asanam”, una posizione va tenuta in maniera stabile finché è confortevole,comoda. Il concetto di base è proprio quello di evitare di forzare, imparando a divenire consapevoli del proprio corpo, ad ascoltarsi per agire in modo appropriato. Fare movimenti lenti, imparando ad ascoltare il respiro e seguirlo, rilassando il corpo. È consigliato a un iperteso di praticare ogni giorno, qualcuno dice circa quarantacinque minuti, ma è vero che la pratica giornaliera ha sicuramente un’azione preventiva e di efficacia sia sul sistema nervoso che cardiovascolare. Tenendo presente questo concetto una persona ipertesa può praticare tutte le posizioni purché siano eseguite con accortezza e tranquillità.  Alcune asana sono da evitare come Padahastasana ( se tenuta a lungo),Trikonasana, Parsvakonasana, Paschimottasana,  Ustrasana,  Ardha Matsyendrasana, Matsyasana, Dhanurasana, Naukasana, Sarvangasana, Halasana e Chakrasana.
Per una persona ipertesa sono da evitare inoltre Jalandhara Bandha  e Uddhyana Bandha, oltre ai Kumbaka e a due pranayama: Bastrika e Kapalabhati.
Molto consigliato invece quando si fa il movimento per eseguire l’asana farlo nel momento dell’espirazione invece dell’inspirazione. La respirazione yogica completa ha effetti importanti sul sistema neurovegetativo, per la precisione abbassa il tono simpatico e aumenta quello parasimpatico. Dato che il simpatico tende a far aumentare la frequenza del respiro e il battito cardiaco, il parasimpatico ha un effetto opposto, il risultato è un riequilibrio favorevole all’abbassamento della pressione.
La meditazione ha un ruolo fondamentale per un iperteso così com’è da seguire una dieta appropriata, tenendo presente che la quantità di sale giornaliera è di 4 mg., proviamo a pensare al cibo di cui ci nutriamo ogni giorno, quanto sale e soprattutto quanto del cosiddetto  sale “celato” ha questo cibo e noi lo introduciamo tutto nel corpo,alla fine ne siamo....colmi..

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