venerdì 20 gennaio 2012

Jala Neti

Gli antichi Yogi durante la loro vita hanno sviluppato diversi metodi per purificare sia il corpo sia la mente. Negli antichi testi classici, come l’Hatha Yoga Pradipika, sono menzionati sei (6) gruppi di metodi per la purificazione e sono conosciuti con il nome di SHATKARMA. Shat significa sei e Karma significa azione, quindi gli Shatkarma sono sei azioni che permettono la purificazione.
Questi sei metodi sono:
1)    Neti, ossia la pulizia dei passaggi nasali e comprende Jala Neti (pulizia usando l’acqua), Dugdha Neti (pulizia usando latte), Ghrita Neti (usando il burro), Swamootra Neti (usando le proprie urine), Sutra Neti (usando un catetere).
2)    Dhauti, ossia la pulizia del canale digerente e anche in sei modi: Danta Moola Dhauti,Jihwa Dhauti, Danda Dhauti, Vaman Dhauti, Vastra Dhauti e Varisara o Shankaprakshalana.
3)    Nauli,purificazione degli organi addominali con auto massaggio in 4 modi: Madhyama Nauli, Vama Nauli,Dakshina Nauli e Rotation Nauli.
4)    Basti, pulizia del colon:Jala Basti con uso dell’acqua.
5)    Kapalabhati, purificazione della parte frontale del cervello.
6)    Trataka, purificazione degli occhi tramite la concentrazione con lo sguardo fisso su una candela o un mandala.
In quest’articolo palerò di Jala Neti. Un metodo per purificare i passaggi nasali, curare allergie, raffreddori e sinusiti. Jala Neti consiste nel far entrare acqua in una narice per mezzo di un piccolo recipiente noto come lota e farla uscire contemporaneamente dall'altra narice. L'irrigazione nasale può essere eseguita quotidianamente: il passaggio del liquido rimuove dalle cavità nasali il muco e i contaminanti e gli allergeni respirati.
Per i praticanti di Hatha Yoga la pulizia nasale è fondamentale per bilanciare Ida e Pingala nadi. Il termine nadi proviene dal sanscrito e significa tubo, canale o vena. Tali canali sono le vie attraverso le quali passa il prana, inteso come energia vitale o soffio, per alimentare tutte le parti del corpo .Riscontrano notevoli benefici dall'irrigazione nasale effettuata con il neti lota, poiché gran parte degli esercizi di pranayama richiede profonde respirazioni attraverso le narici. Probabilmente a causa di una miglior pulizia nasale, alcuni affermano di riscontrare un più visibile senso del gusto e dell'odorato.
La tecnica:
La lota non è altro che un piccolo contenitore a forma di teiera con il beccuccio adatto a essere inserito nel naso, della capacità di circa trenta cc. Una volta riempito di soluzione salina, in piedi di fronte ad un lavandino si piega la testa di lato e s’inserisce il beccuccio nella narice superiore. Mantenendo le narici aperte e cercando di non forzare o di ingoiare il liquido, respirando a bocca aperta, la soluzione dovrebbe uscire dall'altra narice con un flusso regolare. La tecnica non è difficile da imparare, e anche bambini di quattro o cinque anni sono in grado di farla.  

Preparazione:
Prendere acqua tiepida, a temperatura gradevole per il corpo, e salata quanto basta affinché sia uguale al sale contenuto nelle mucose nasali. Utilizzare normale sale da cucina, preferire sale marino.
Inconvenienti possibili:
•    Alcuni hanno le narici molto congestionate: in questo caso il blocco potrebbe svanire solo dopo numerosi tentativi.
•    Bruciori: potrebbero essere causati da una temperatura o da delle salinità non ottimali.
•    Passaggio dell'acqua nel cavo auricolare: è necessario soffiare l'acqua fuori dal naso molto delicatamente, senza eccessiva pressione.
•    Non compiere il jala neti in caso di lesioni nasali o infiammazioni acute.
•    Non eseguire il jala neti in caso epistassi cronica.

Nessun commento:

Posta un commento