L’età d’oro della Cina,
l’epoca T’ang che comprende le dinastie Sung (618-1279 D.C.) iniziò dopo la
caduta dell’Impero Romano d’Oriente e durò ben oltre la prima Crociata. Essa fu
una delle epoche più ricche nella storia dell’uomo. Chi visse quel periodo
cercò di perfezionare la propria vita e la propria arte nella certezza di dare
significato a un qualcosa che fosse al di sopra di se stessi. Per molti la
pittura e la poesia erano le “VIE”, due Vie, per il raggiungimento della
“Verità”. Esse erano un prodotto del Buddhismo e del Taoismo.
Zen è
un termine giapponese: esso è la lettura dell'ideogramma cinese che an, che è
l'equivalente della parola sanscrita dhyana, che significa meditazione ed è una
delle sei “perfezioni” (paramita) che rendono possibile il conseguimento
dell'“illuminazione” (bodhi), zen significa dunque meditazione. “Zen significa offrire
qualcosa e offrire spontaneamente”.
“Gettate
le briglie dei buoi,presi i voti,
Sono
svestito e rasato.
Tu
chiedi perché Bodhidharma venne in oriente-
Liberati
da ogni sostegno,io farnetico come un folle”. (Reito)
“Per
vent’anni pellegrino
Spostandomi
ad est,ad ovest.
Tornato
a Seken…
Non
mi sono mosso d’un pollice” (Seiken-Chiju)
“Il
vecchio Maestro teneva la lanugine
Nel
palmo della mano, e la soffiò via
Rivelando
la vera Sorgente.
Guarda
dove le nuvole nascondono la cima” (Kaigen)
“Navigando
lungo il fiume degli Uomini,ho udito
Un
richiamo: profondo,regolare.
Cercando
ciò che avevo perduto,
trovai
una schiera di Santi” (Soan)
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