mercoledì 1 gennaio 2014

La Consapevolezza

                           
         ADHO MUKHA SVANASANA (la posizione del cane a faccia in giù)
Quando si parla della consapevolezza nell’ esecuzione di un’ asana (posizione) nell’ Hatha Yoga, bisogna aver ben chiaro cosa s’intende? Riguarda l’esecuzione dell’ asana, se è perfetta sia come stile sia come allineamento? Riguarda il respiro da tenere durante l’esecuzione? O altro? Se noi andiamo al significato di Consapevolezza, troviamo diverse interpretazioni, ma per quel che mi riguarda, per ciò che io sento che sia per me il significato di Consapevolezza è il percepire da testimone una posizione. Quando eseguo per esempio Adho Mukha Svanasana (la posizione del cane a faccia in giù) nel momento che sono arrivato in posizione, entro in uno stato interiore dove in sostanza a occhi socchiusi mi vedo nella posizione, da lì comincio a osservare e divenire consapevole (percepisco) per esempio l’allungamento della colonna, l’allungamento dei muscoli delle gambe partendo dalle cosce, ai ginocchi,ai polpacci fino alle dita dei piedi. Divengo consapevole (percepisco) il modo di come ho appoggiato le mani, delle dita delle mani e di ognuno se ne vedo l’opportunità la correggo, magari in maniera impercettibile, senza mai dimenticare due cose principali: il respiro che deve essere libero e leggero, in questo mi aiuta molto il pranayama chiamato Ujjayi, «il respiro vittorioso», su Yoga.it è descritto così” Ujjayi può accompagnare anche l'esecuzione degli âsana, limitandosi a una parziale chiusura della glottide; oltre ai benefici del prânâyâma in questo modo la mente si concentra più facilmente ed è inoltre più agevole osservare se il respiro fluisce con regolarità durante la pratica”, la seconda e osservare anche la mente cosa mi dice: Uffa sono stanco, no guarda oggi come la esegui …..
Quindi eseguire con consapevolezza un’ asana in questo modo è come fare la posizione attraverso un tipo di meditazione come può essere Vipassana.
Un grande Maestro come Osho ci dice: L’ Attenzione implica esclusivamente una cosa. La consapevolezza è molto diversa, non è esclusiva. Non è fare attenzione: non  è essere attenti, ma semplicemente essere coscienti. Sei cosciente quando sei incisivamente cosciente. Mentre su Wikipedia troviamo: ” In psicologia biologica, con il termine consapevolezza (awareness in inglese) s’intende la percezione e la reazione cognitiva di un animale al verificarsi di una certa condizione o di un evento. La consapevolezza non implica necessariamente la comprensione”.

Io invece sono convinto che quando si è consapevoli di un movimento, di un’esecuzione della posizione, del piede che appoggia a terra e poi l’altro piede, vi è anche la comprensione, perché ci si rende conto che attraverso lo sperimentare con il nostro corpo noi …. siamo Vivi,semplicemente viviamo su questa terra,respiriamo,abbiamo dei piedi,della mani,una mente che ci permette di osservare,contemplare e comprendere. Molte volte noi non viviamo ma semplicemente vegetiamo, durante il tempo che c’è concesso su questo mondo.



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