USTRASANA
Oggi voglio
presentarvi una posizione di livello base ed è una via di mezzo tra le più
semplici flessioni all'indietro come la Dhanuranasa e le flessioni all'indietro
più impegnative quali Urdhva Dhanurasana. La parola “Ustra” significa Cammello
mentre Asana posizione. Essendo un'asana abbastanza profonda, è assolutamente
necessario fare delle posizioni preparatorie come: Bhujangasana, Dhanurasana,
Salabhasana, Setu Bandha, Supta Virasana, Urdhva Mukha Svanasana e Virasana.
Un altro accorgimento è non eseguire la posizione partendo con le mani
direttamente appoggiate ai talloni per poi portarsi in posizione, vengono a
mancare gli allineamenti e gli accorgimenti per proteggere per esempio la parte
lombare e/o altro, ed eseguire tali allineamenti e accorgimenti dopo può non
servire a nulla perché magari nel portarci in posizione abbiamo già creato un
danno, il minore può essere uno “strappo” alla muscolatura, per capire vi
faccio vedere come non si deve eseguire partendo dalla foto seguente.
Ho visto eseguire anche così e non mi è piaciuto per niente.
Allora
seguiremo come eseguire la posizione usando la descrizione che possiamo trovare
su Yoga Journal.it
1- Inginocchiati sul pavimento con le ginocchia
leggermente distanziate e le cosce perpendicolari al pavimento. Ruota
lievemente le cosce verso l'interno, stringi i fianchi e stabilizza (senza
irrigidirli) i glutei. Immagina di sollevare le ossa posteriori del bacino
verso il busto. Tieni la parte esterna dei fianchi quanto più rilassata
possibile. Premi con forza gli stinchi e il collo dei piedi contro il
pavimento.
2- Appoggia le mani sulla parte
posteriore del bacino, con le basi dei palmi sulla parte superiore dei glutei e
le dita rivolte verso il basso. Usa le mani per estendere la parte posteriore
del bacino, allungandola verso il basso attraverso il coccige. A questo punto
stabilizza leggermente i glutei in avanti, in direzione dell'osso pubico,
assicurandoti però che la parte anteriore dell'inguine non sporga in avanti.
Per evitare che ciò accada, premi i quadricipiti all'indietro per contrastare
l'azione contraria dei glutei. Inspira e solleva la zona del cuore premendo le
scapole contro il retro delle costole.
3- A questo punto piegati all'indietro
facendo forza sulla stabilità del coccige e delle scapole. Per il momento tieni
il capo sollevato, il mento vicino allo sterno e le mani sul bacino. È
probabile che i principianti non siano in grado di piegarsi subito all'indietro
in questa posizione, toccandosi i piedi contemporaneamente con entrambe le mani
e tenendo le cosce perpendicolari al pavimento. Se ne senti la necessità,
inclina leggermente le cosce all'indietro abbandonando la posizione
perpendicolare ed esegui una minima torsione su un lato per appoggiare la mano
sul piede corrispondente. Quindi riporta le cosce in posizione perpendicolare,
riprendi una postura neutrale con il busto e appoggia la seconda mano sul piede
corrispondente. Se non riesci a toccarti i piedi senza comprimere la zona
lombare, gira le dita dei piedi verso il basso e solleva i talloni.
4- Assicurati che le costole inferiori
del torace non sporgano eccessivamente verso il soffitto, per evitare di
irrigidire il ventre e di comprimere la zona lombare. Rilascia la parte
anteriore delle costole e solleva la parte anteriore del bacino verso le
costole. Quindi solleva le costole inferiori del dorso allontanandole dal
bacino per mantenere la zona lombare quanto più estesa possibile. Premi
saldamente i palmi delle mani sulle piante dei piedi (o sui talloni), con le
basi dei palmi sui talloni e le dita delle mani rivolte in direzione di quelle
dei piedi. Ruota le braccia all'esterno, in modo che i gomiti siano rivolti in
avanti, senza schiacciare la scapola una contro l'altra. Puoi tenere il collo
in una posizione relativamente neutra, né contratto né disteso, oppure lasciare
cadere il capo all'indietro. Attenzione però a non sforzare il collo e a non
irrigidire la gola.
5- Mantieni questa posizione dai 30 ai
60 secondi. Per scioglierla, porta le mani sulla parte anteriore del bacino,
sui fianchi. Inspira e solleva testa e busto spingendo i fianchi verso il
pavimento. Se hai il capo all'indietro, lascia che sia il cuore a guidarne il
sollevamento: non sporgere il mento verso il soffitto sotto la guida della mente.
Riposati facendo qualche respiro nella posizione del bambino.
Voglio
ricordare che le foto sono prese tramite immagini di Internet e solo per uso
dimostrativo per l’esatta esecuzione di Ustrasana.
Vi mostrerò alcune foto per
eseguire correttamente la posizione partendo dal Maestro B.K.S Iyengar in
posizione di partenza.
Poi
da qui vediamo una sequenza per l’esecuzione.
Per
esempio nello Iyengar Yoga dove sono molto attenti agli allineamenti e
all’ esecuzione, insegnano anche con l'uso di un muro per imparare come eseguire Ustrasana in maniera corretta,vediamo l'immagine seguente.
I benefici
di questa posizione sono: distende l'intera parte anteriore del corpo, le
caviglie, le cosce e l'inguine, un lavoro sull’ addome e apertura del torace, aiuta
a distendere i flessori dell'anca (psoas), potenzia i muscoli della schiena, migliora
la postura e stimola gli organi addominali e il collo.
Le controindicazioni
sono: pressione alta o bassa(se non sotto controllo medico), emicrania, insonnia,
gravi lesioni alla zona lombare o cervicale e problemi cardiaci.
“Durante
l’esecuzione e il mantenimento di Ustrasana noi facciamo un lavoro muscolare
perché la forza di gravità facilita l’incurvamento della schiena (ecco il
perché dobbiamo eseguirla con attenzione e cautela senza mai eccedere dai
limiti del nostro corpo), il quale incurvamento è controllato dall’ azione dei
bracci e dall’ azione eccentrica dei flessori della colonna. Nella posizione è consigliata
anche una leggera rotazione interna delle gambe per mantenere stabili le
articolazioni sacroiliache, favorendo l’estensione dell’anca e della colonna,
durante quella che in biomeccanica è chiamata contro nutazione, cioè il portare
il coccige verso il basso e in avanti, in pratica una retroversione del bacino
con leggera contrattura dei glutei.
Ustrasana
implica principalmente la distensione dell’apparato digerente, in particolar
modo dell’esofago”. (da" Yoga Anatomy" di Leslie Kaminoff).
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