lunedì 8 settembre 2014

Vasisthasana (La Posizione dell’asse laterale)


Molti saggi nella tradizione yoga e soprattutto nella mitologia indù il nome di Vasistha è molto noto. Uno di essi è annoverato tra i 7 (ma a volte 10 o 12) veggenti (rishi) o creatori del mondo (prajapati). Un altro Vasistha era il capo dei sette saggi venerati e rajaguru della dinastia Solare ed era colui che aveva in possesso la divina vacca Nandini e divenne famoso perché sottomise gli eserciti di Viswamitra. Secondo la tradizione la magica “vacca dell’abbondanza” Nandini (“gioia”), era in grado di esaudire ogni suo desiderio e di garantirgli una ricchezza infinita. Vasisthasana è chiamata anche la Posizione in equilibrio su un braccio o dell’Asse laterale. E’ un’ asana eccellente per potenziare braccia e polsi. Richiede di rimanere in equilibrio sulla mano e sull’ esterno del piede corrispondente, con le gambe e il busto allineati a formare un angolo di 45° con il pavimento. Ora attraverso la rivista Yoga Journal seguiamo le istruzioni per la sua esecuzione:
       * Partendo da Adho Mukha Svanasana ci spostiamo sull’ esterno del piede sinistro, appoggiandoci sopra il piede destro. Ora portiamo la mano destra sul fianco destro, ruotando nel frattempo verso destra il busto, e sosteniamo il peso del corpo con l’esterno del piede sinistro e con la mano sinistra.
       *  Verifichiamo che la mano che sostiene il peso non si trovi direttamente di sotto la spalla corrispondente; poniamola leggermente più avanti, in modo che il braccio non sia esattamente perpendicolare al pavimento. Raddrizziamo il braccio contraendo il tricipite e premiamo saldamente a terra la base dell’indice.
    * Stabilizziamo scapole e osso sacro contro la schiena. Allunghiamo le cosce e premiamo a terra i talloni. Allineiamo tutto il corpo in una lunga diagonale dai talloni alla corona della testa.
     *Se vogliamo, possiamo allungare verso il soffitto il braccio collocato più in alto, parallelo alla linea delle spalle. Teniamo la testa in posizione neutra oppure ruotiamola in direzione della mano collocata più in alto.
Manteniamo questa posizione da quindici a trenta secondi. Torniamo in Adho Mukha Svanasana, facciamo qualche respiro, quindi ripetiamo l’esercizio sul lato destro per lo stesso numero di secondi. Infine torniamo in Adho Mukha Svanasana, facciamo qualche altro respiro e sciogliamo la posizione eseguendo Balasana.
I suoi benefici sono che quest’asana potenzia braccia, ventre e gambe, allunga e potenzia i polsi, allungando la parte posteriore delle gambe (nella versione completa descritta sotto), migliora l’equilibrio.
E’ controindicata per chi è alla presenza di gravi problemi ai polsi, ai gomiti o alle spalle. La sfida di questa posizione non è di flessibilità, ma come mantenere l'allineamento neutro della colonna vertebrale, delle gambe e le semplici posizioni delle mani contro l'azione della gravità. La relazione asimmetrica di gravità significa che i muscoli devono lavorare asimmetricamente per creare un allineamento simmetrico del corpo. Ci sono molti modi che la gravità usa per portare fuori il corpo dall’ allineamento in questa posizione: La colonna vertebrale può torcere, i fianchi potrebbero cadere in avanti o le spalle possono ripiegare (o viceversa), il bacino tende a cadere a terra. Per compensare molte volte solleviamo i fianchi troppo in alto o creiamo una flessione laterale della colonna vertebrale in entrambe le direzioni. Vasisthasana è semplice, ma non facile.



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