Eka
pada raja kapotasana è una delle asana (posizione) più difficile da eseguire ma
bella da vedere. Il significato è:
EKA=uno PADA=piede RAJA=reale KAPOTASANA= piccione “Posizione
del Piccione Reale”.
EKA,
uno. Individua la forte disparità della posizione. Si dicono posizioni pari
quelle in cui il corpo lavora allo stesso modo rispetto al suo asse di
simmetria, dispari quelle opposte.
PADA,
piede. I 2 piedi occupano in questa posizione quadranti spaziali totalmente
diversi, in pratica chi ha dato il nome alla posizione ha voluto accentuare l’
asimmetria della posizione stessa proprio facendo riferimento alla collocazione
spaziale di un piede.
RAJA,
reale. E’ vero Raja e’ attributo (nel senso di prossimo) di Kapotasana da qui
la traduzione in Piccione Reale.
KAPOTASANA,
piccione. E’ il riferimento alla forte espansione del torace che ricorda il
petto del volatile, distensione che si prolunga nella posizione delle braccia,
del collo e della testa. Un’ osservazione ulteriore: un piccione quando
pone la testa in questa posizione si predispone a trapassare ad altra vita!
Qualcosa in questa posizione deve esprimere un forte mutamento.
La
posizione e’ raggiungibile mediante una ventina di varianti che rappresentano
di per se’ un percorso, una sequenza. Già nelle prime varianti preparatorie
viene presentata al sadhaka una forte distensione del bacino, sembra che gli
arti inferiori si perdano nello spazio. L’ asana, la cui azione si intensifica
con le varianti più avanzate, RAFFREDDA Muladhara, Svadisthana e Manipura
Chakra il prana viene diretto sui chakra toracico, tiroideo e frontale. Da
quanto detto risulta evidente che Eka Pada Rajakapotasana e’ chiave primaria
per l’accesso a Pratyahara. ( Il testo sopra citato è stato preso dall’
articolo di Ckstars su Yoga.it del 04/01/08 16:20 oggetto: [QUADERNI
TECNICI] Eka Pada Rajakapotasana).
Voglio
ricordare che Pratyahara significa “allontanare i sensi dagli oggetti
del mondo materiale”. Il pratyahara è il grado sul quale l’adepto impara a
comandare i suoi “tentacoli”o sensi della coscienza che in sanscrito si
chiamano “indrie”. Gli europei traducono il termine pratyahara come “il
controllo dei sensi”.Benefici: si eliminano i disturbi del sistema
urinario. Stimola i muscoli della spalla e del collo - aumenta la vitalità
perchè viene incrementata la circolazione del sangue nella tiroide, nelle surrenali
e nelle gonadi.
Controindicazioni : cardiopatie, ipertensione.
Controindicazioni : cardiopatie, ipertensione.
Come
abbiamo visto dai benefici vengono interessate la tiroide (Vishuddha Chakra),
le surrenali (Manipura Chakra) e gonadi (Svadisthana Chakra). E’ una asana da
eseguire sotto controllo di un insegnante esperto.
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