Le Forme dello Yoga
Un giorno una persona mi ha chiesto: “Perché in occidente quando si parla di Yoga viene proposto e s’intende soprattutto l’attività fisica?”.
Quando le prime persone che portarono in occidente lo yoga, non so se per scelta o necessita,portarono soprattutto l’ HATHA YOGA, cioè lo Yoga delle discipline fisiche,e nonostante che ad oggi il termine Yoga abbia ottenuto,grazie a molti insegnanti,la rivalutazione del suo vero significato, nella mente di molte persone è rimasto quel vecchio legame dovuto a scarsa conoscenza dell’ argomento. In realtà esistono varie forme di Yoga, quelle che vi andrò a elencare sono le più importanti:
Karma Yoga o Yoga dell’azione disinteressata
Jinana Yoga o Yoga della conoscenza
Bhakti Yoga o Yoga della devozione
Raja Yoga o Yoga della meditazione
Hatha Yoga o Yoga delle discipline fisiche che comprende :
asana (posizioni), pranayama (controllo del respiro), bandha e mudra.
A queste forme bisogna aggiungere il Kriya Yoga, una particolare forma di Raja Yoga
legata soprattutto a Paramahansa Yogananda.
In seguito anche nell’Hatha Yoga si sono formate varie scuole, grazie a vari maestri, per esempio:
Iyengar Yoga di B.K.S Iyengar
Astanga Yoga di Pattabhi Jois
(da non confondere con Astanga Yoga,gli otto stadi di cui parla Patanjali negli Yoga Sutra)
Anusara Yoga di John Friend Power Yoga
e Vinyasa Flow Yoga
Ma anche altre e alcune di quelle riportate sopra hanno trasformato l’ Hatha Yoga nel cosiddetto Yoga dinamico, che mio personale e sottolineo personale pensiero , è lontano da quello che è lo Yoga che viene insegnato negli Yoga Sutra da Patanjali.
Patanjali scrive sul secondo libro degli Yoga Sutra il “Sadhana Pada” al sutra numero 46 come deve essere eseguita un’ asana(posizione) in questo modo:
“ STIRA- SUKHAM- ASANAM “
Stira = stabile, ferma
Sukham=comoda,confortevole
Asanam = posizione
“Una posizione deve essere stabile e comoda”.
Come vediamo non parla di qualcosa di dinamico ma di statico, ma è solo il mio personale pensiero, và applicato questo sutra ad ogni esecuzione di asana,non solo a quelle meditative, tutto il resto esiste solo in ottica di business. Qualche anno fa,nel 2011, sulla rivista “ Vivere lo Yoga “ma anche sul giornale “La Repubblica” sono apparsi degli articoli su come l’India, patria natia dello Yoga, stia correndo ai ripari proprio contro il dilagare di stile e sopratutto del copyright tanto amato negli U.S.A.
Questo la dice lunga sulla modificazione del termine “YOGA”.
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